mercoledì 4 ottobre 2017

|Review Party| Cuore oscuro di Naomi Novik |Recensione|




Buongiorno miei cari!
Come potete vedere qui sopra da ieri ha inizio il Review Party di Cuore Oscuro, ieri è toccato a Sogni di marzapane e oggi tocca a me!
Curiosi di sapere il mio pare su questo libro dai toni misteriosi e dalla copertina strabella?
Io ho letto il digitale (grazie Mondadori!), ma ho dato una sbirciatina alla versione cartacea ed è meravigliosa!



Cuore oscuro
di Naomi Novik
Editore: Mondadori
Pagine: 432
Prezzo: 19,50
Agnieszka è una contadina diciassettenne goffa e sgraziata che vive insieme alla famiglia in un piccolo villaggio del regno di Polnya. Su tutti loro incombe la presenza maligna del Bosco, che sta progressivamente divorando l'intera regione. Per mantenere al sicuro se stessi e i loro villaggi dalle minacciose creature del Bosco e dai sortilegi mortali che lì si compiono, tutti gli abitanti della valle si affidano a un misterioso e solitario mago noto con il nome di Drago. Quest'ultimo sembra l'unico, infatti, in grado di controllare con la sua magia il potere imperscrutabile e oscuro del Bosco. In cambio della sua protezione, però, l'uomo pretende un tributo: ogni dieci anni avrà la possibilità di scegliere una ragazza tra le diciassettenni della valle e di portarla con sé nella sua torre. Un destino a detta di tutti terribile quasi quanto finire nelle grinfie del Bosco. Con l'avvicinarsi del giorno della scelta, Agnieszka ha sempre più paura. Come tutti dà infatti per scontato che il Drago non potrà che scegliere Kasia, la più bella e coraggiosa delle "candidate" nonché sua migliore amica. Ma quando il Drago comunica la sua decisione, lo sgomento è generale.
Il Bosco ti prende.
Dal Bosco non puoi fuggire.
Ti si insinua dentro la pelle, nelle ossa, fino arrivare nel profondo dell'anima. Ti distrugge fino a non lasciare più nulla, un guscio un vuoto. Un tronco dall'albero senza linfa.
Niente può salvarti.
Forse, solo la magia.

Il Bosco, un'entità oscura e poco definita, è il male che infesta le magie di questa storia. Quello che succede al suo interno è un mistero a cui nessuno vuole dare una spiegazioni, bestie feroci e strane lo abitano, nessuno sa come sia nato e nessuno sa chi si celi dietro alla sua malvagità. 
Nel regno di Polnya tutti lo temono.

"Il Bosco ti consumava come marciume sopra un albero caduto, scavandoti da dentro, lasciando solo una creatura mostruosa satura di veleno, alla quale non importava niente tranne diffondere il contagio"

Soprattutto i villaggi più vicini hanno paura della sua avanzata. Villaggi come Dvernik, luoghi tranquilli e all'apparenza perfetti dove vivere se no fosse che il male è dietro l'angolo, ma fortunatamente la magia riesce a contrastarlo; uno stregone chiamato il Drago è la loro salvezza.
Purtroppo però, per far fronte ai suoi servigi i villaggi deve offrire allo stregone una ragazza ogni dieci anni ed è qui che inizia la nostra storia...
Contro ogni aspettativa viene scelta Agnieszka (in questi momenti amo tanto il copia/incolla!), una giovane che non si aspettava per niente al mondo di essere la prescelta per il semplice fatto che lei non è bella, non è coraggiosa, non è speciale e tutti sanno che le fanciulle scelte devono esserlo, ma Agnieszka ha un dono che il Drago non può fare a meno di notare: la magia.
La ragazza ha dei poteri magici che non si è mai resa conto di avere e il Drago la guiderà a conoscere a fondo le proprie capacità.

C'è da dire che tutto non procede in maniera molto liscia.
Infatti la nostra cara Agnieszka è un po' goffa, cosa che il Drago le farà notare parecchie volte con la sua aria indispettita e di superiorità. 
Fra i due nasceranno dei battibecchi che mi hanno fatto un po' sorridere e che mi hanno fatto intuire che tra i due sarebbe nata un'ottima intesa (sarà stato così? Chissà...). Il Drago è un tipo molto particolare: non si conosce di preciso la sua età, ma il suo aspetto è sempre quello di un ragazzo, un ragazzo un po' cinico, sarcastico, vanitoso, arrogante e diciamocelo non è per niente piacevole...all'inizio.

Ma vorrei farvi notare un lato della storia.
In parecchie fiabe abbiamo gli eroi, i principi, le principesse, le streghe e i draghi che vivono in un bosco incantato e in tutte il drago rappresenta il male, colui che tiene la principessa imprigionata in una torre, in questo libro invece il Drago vive sì in una torre, ma è colui che protegge il villaggio dal male del Bosco. Abbiamo gli elementi caratteristici di una fiaba, ma dei ruoli invertititi e ho trovato  questo aspetto del libro davvero molto originale.
Il vero protagonista della storia, però, è il Bosco. Questo luogo avvolto dal mistero e dall'oscurità, con le sue radici arriva ovunque e riesce a tendere attacchi ai suoi nemici nei modi più sorprendenti.
Il Bosco vede tutto.
Mettendo in difficoltà, grosse difficoltà, i nostri eroi.

Agnieszka nonostante le difficoltà iniziali si scopre essere una strega con ottime qualità, quasi maggiori al Drago che le pratica da tutta una vita. La magia in questo libro si sviluppa come qualcosa di vivo, di concreto che la ragazza riesce a modellare a suo piacimento grazie alla sua voce: sente la magia sulle sue labbra e la porta dentro di sè per sprigionare qualcosa di potente e...magico!

Come potete notare questo libro ha tutte le premesse per essere un fantasy con i controfiocchi: dei personaggi ben costruiti, un worlbuiding davvero interessante (ma si sente fortemente la mancanza di una mappa!) e una storia di base davvero originale e sorprendente, ma...
...CHE LENTEZZA!
La narrazione procede in maniera molto, molto, molto lenta e a tratti anche a parecchio confusionaria.
Non vi nascondo che ho dovuto rileggere parecchi passaggi per capire meglio il tutto: la storia del Bosco, il modo in cui agisce...e un po' di confusione è rimasta, ma il vero punto debole del libro è la lentezza. Più leggevo e più mi sembrava di non finire mai!


Il momento della battaglia finale è stato il punto più esasperante: sembrava finire e invece...no! Nascevano altre complicazioni, altri problemi.
Il Bosco non veniva sconfitto!
Ma alla fine...
...vi devo dire la fine?
Certo che no!

Un libro che affonda le proprie radici nelle fiabe dell'est Europa, dove sentirete parlare  anche di Baba Jaga, una storia per gli amanti del fantasy vecchio stile.

VOTO FINALE
☆☆☆ e mezzo su cinque

Un vero peccato per lo stile dell'autrice!
Non perdetevi domani la recensione su Loving Books!

A presto (molto presto),

15 commenti:

  1. che peccato quando lo stile rallenta così la lettura! Un po' di curiosità però c'è. Magari aspetto il seguito e lo leggo

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  2. Io sono ancora indecisa sul voto, però oh la storia mi è piaciuta!

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  3. Abbiamo detto la stessa identica cosa sulla narrazione AHAHAHHA il Bosco è stato un buon villain, mi è piaciuto tutto sommato, anche le varie scene splatter, sangue... sangue ovunque AHAHAHA

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  4. Questo libro mi incuriosisce e mi dispiace che il suo punto debole sia la lentezza narrativa. Ho un po' paura che se lo iniziassi poi non riuscirei a terminarlo :\

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    1. Alla fine ci si arriva perchè vuoi sapere come finisce, ma tutto in maniera molto lenta a tratti anche dispersiva

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  5. Che dre se non che sono d'accordissimo con te? La storia è bella eh e pure originale ma lo stile nooo! Più volte sono tornata indietro e mi sono chiesta se mi stavo rincretinendo io o veramente non si capiva!

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  6. probabilmente sono l'unica che non tema la narrazione lenta ahahahahah praticamente è l'elemento decisivo, quello che mi ha convinto a leggerlo LOL

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  7. Io non mi sono annoiata per nulla a leggere e non ho trovato lenta la narrazione. La lentezza nello sviluppo di una trama può essere un vantaggio e a dire il vero quello che è stato lento è piuttosto lo sviluppo della relazione tra i protagonisti perché invece l'azione non manca di certo! Uno sviluppo lento nella relazione è un pregio e mio avviso perché ti fa apprezzare maggiormente il rispetto che nasce tra i due e che radici abbia.
    Non so cosa ci sia di confusionario, poi... Io ho visualizzato tutti gli scenari senza bisogno di leggere più volte nessuna parte.
    Penso che ognuno possa apprezzarlo o meno a secondo del suo personale gusto, ma non credo che sia da imputare alla pecca dell'autrice che invece ha uno stile molto bello :)

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